Buongiorno amici di Terra Incantata, negli scorsi Blog abbiamo parlato dei rapaci diurni che popolano il nostri cieli e come possiamo provare a riconoscerli quando li vediamo in volo.
In questo nuovo appuntamento ci concentreremo invece su quei rapaci in cui possiamo imbatterci quando rivolgiamo lo sguardo ai cieli notturni della nostra penisola, in particolare nella nostra area, del Nord Italia e della provincia di Varese.
A differenza dei nostri rapaci diurni che si dividono principalmente in due Ordini, Accipitridiformi e Falconiformi, i rapaci notturni rientrano tutti nell’Ordine degli Strigiformi.
I rapaci notturni sono uccelli più schivi il che ne rende più difficile l’avvistamento e la successiva identificazione a colpo d’occhio in quanto possiamo imbatterci in loro principalmente tra il tramonto e l’alba, quando l’assenza della luce del giorno ne rende visibile solo le fugaci sagome.
Hanno tuttavia delle peculiarità che ci possono aiutare nel loro riconoscimento: questi rapaci hanno un corpo mediamente tozzo e una coda corta, la testa rispetto al corpo è di notevoli dimensioni e appare come incassata.
In alcune specie la testa si presenta più arrotondata come nell’Allocco comune (Strix aluco) e nella Civetta comune (Athene noctua), ma in altre specie come nel Gufo reale (Bubo bubo) nel Gufo comune (Asio otus) e nell’Assiolo (Otus scops) la presenza di ciuffetti auricolari ci aiuta nell’identificazione, oltre alla dimensione e mole dell’animale. Meno evidenti sono nel Gufo di palude (Asio flammeus) che li ha corti, come suggerito dal nome inglese Short-eared owl, e spesso abbassati.
Anche per questa settimana è tutto!
Speriamo che anche questo blog possa esservi stato utile e vi aspettiamo settimana prossima per parlare di un rapace dalla forma davvero particolare
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