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  • Immagine del redattoreMaura

Animali Selvatici: LE CINCE

Buongiorno amici di Terra Incantata!


Bentornati, o benvenuti, a un nuovo blog della serie incentrata sugli abitanti selvatici tipici delle nostre aree, la Valcuvia e la Provincia di Varese in particolare, non concentrandoci solo sull'aspetto scientifico e naturalistico, ma ponendo anche attenzione verso la loro immagine nella cultura popolare.


Oggi faremo un passo indietro e torneremo a parlare degli animali da cui è partita questa serie sugli animali selvatici: LE CINCE, in particolare la Cinciallegra (Parus major) e la Cinciarella (Cyanistes caeruleus).

Entrambe le specie appartengono ai Paridi, famiglia di uccelli dell'ordine dei Passeriformi, e possono essere sentite cantare e osservate in tutta la Terra Incantata, spesso indaffarate nel procurarsi del cibo, a scapito della nostra maialina Caramella, troppo distratta dalle coccole per curarsi di questi uccellini.


La Cinciarella è la più comune fra le cince, vive in quasi tutti i paesi europei. È un uccello arboricolo che predilige i boschi di latifoglie, i giardini e parchi dove possiamo osservarla spesso.

La Cinciarella è lunga da 10 ai 12 cm e pesa circa 12gr, ha zampe corte e forti che le permettono di arrampicarsi sui tronchi. La sua colorazione è di un blu grigio sul dorso, giallo sul petto, blu cobalto coda, ali, nuca e gli occhi sono attraversati da una banda nera (che ricordano la famosa maschera di Zorro) e il becco nero a punta.


In Italia e quasi stanziale, ma nelle regioni più settentrionali può compiere piccole migrazioni per scendere di quota, dove trova più facilmente il cibo avvicinandosi spesso ai centri abitati.

La Cinciarella è prevalentemente insettivora si ciba prevalentemente di bruchi, ragni, larve e piccoli invertebrati; in inverno tuttavia per sopravvivere si accontenta di bacche, frutti, semi, pinoli e gemme. È un uccello molto vorace caccia ogni giorno un elevato numero di insetti, contribuendo insieme ad altri animali e uccelli a tenere basso il numero di insetti nocivi nelle campagne e negli orti.


Cinciarella (Cyanistes caeruleus)

La Cinciallegra, dal canto suo, predilige le basse altitudini, come le zone collinari e pianeggianti. È un insettivoro ma, come la cugina cinciarella, non disdegna semi, frutta e bacche. Se mettessimo una mangiatoia, infatti, "accetterebbe" volentieri il cibo fornito dall’uomo. Presenta un piumaggio verdastro sul dorso, la coda e le ali di un grigio/blu, la testa e gola nere e le guance bianche, nei giovani la striatura nera e di colore marrone.


Secondo alcune credenze la Cinciallegra con il suo canto avvertirebbe le persone di un pericolo imminente, e come sappiamo in ogni leggenda un fondo di verità c’è: secondo recenti studi le cinciallegre usano un linguaggio complesso, caratteristica che ricorre anche in altri passeriformi (ci basti pensare al fatto che alcuni corvidi arrivano anche a replicare il linguaggio umano, proprio come i pappagalli, ma utilizzandolo secondo la propria interpretazione). Osservando il comportamento e la registrazione del cinguettio delle cinciallegre alle prese con diverse minacce e stato rilevato che queste ultime utilizzano delle vocalizzazioni precise a secondo del predatore, permettendo agli altri esemplari di capire con chi hanno a che fare per difendersi.


Cinciallegra (Parus major)

Si è osservato ad esempio che anche la Cinciarella viene disturbata nel suo nido, solitamente realizzato in delle cavità, non solo non si spaventa ma per ingannare il predatore simula, emettendo un sibilo, il verso del serpente per intimidire l’aggressore. Questa caratteristica difensiva della propria dimora è molto simile a quella adottata anche dalle Civette delle tane (Athene cunicularia).

A partire dagli anni '60 in Inghilterra furono avviati degli studi specifici, in particolare sulle cinciarelle, e si notò l’astuzia di alcuni soggetti della specie, che impararono ad aprire a colpi di becco i tappi in alluminio delle tradizionali bottiglie del latte per berne il cremoso contenuto, per poi trasmettere questa abilità agli altri membri del proprio gruppo.


Per oggi è tutto!

Come al solito ringraziamo l'amico e appassionato fotografo naturalista Riccardo Trevisani per le splendide immagini che hanno arricchito questo articolo.

Speriamo che anche questo blog vi sia piaciuto, e vi aspettiamo alla prossima!




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