Buongiorno amici di Terra Incantata!
Bentornati, o benvenuti, a un nuovo blog della serie incentrata sugli abitanti selvatici tipici delle nostre aree, la Valcuvia e la Provincia di Varese in particolare, non concentrandoci solo sull'aspetto scientifico e naturalistico, ma ponendo anche attenzione verso la loro immagine nella cultura popolare.
Oggi vogliamo parlarvi di un piccolo e paffutello passeriforme che popola i nostri ricordi infantili, quando i nonni ci dicevano che la sua presenza annunciava l’arrivo dell’inverno, il PETTIROSSO
Nome scientifico Erithacus rubecula, è un piccolo uccello dell'ordine dei passeriformi, di cui fanno parte le già citate cince. Tuttavia non dobbiamo farci trarre in inganno dalle sue piccole dimensioni, il suo soave canto e il suo aspetto mansueto poiché il Pettirosso è molto territoriale e solitario arrivando a lotte violente, anche mortali, nei confronti dei suoi simili e di altre specie di eguale grandezza.
La sua colorazione rosso/arancio sul petto lo caratterizza, specie quando lo vediamo posato sulle siepi ricoperte di neve dove cerca bacche per cibarsi.
La sua alimentazione varia in base alla stagione e alla disponibilità alimentari cibandosi di invertebrati come coleotteri e larve, ma anche di ragni o piccoli frutti.
Diffuso in Eurasia e in Nord Africa, il suo habitat naturale sono i boschi di conifere ma si adatta anche all’ambienti antropizzati nei periodi invernali.
Nel nostro paese ci sono Pettirossi stanziali e nidificanti, oltre a quelli migratori che giungono in occasione degli accoppiamenti che iniziano generalmente a dicembre.
Il Pettirosso in Europa ha predatori come il gatto (selvatico e domestico) e giovani uccelli rapaci che imparano a cacciare le prime prede, come lo Sparviere (Accipiter nisus).
Secondo alcune leggende dei popoli nordici il Pettirosso veniva associato a Thor, dio del tuono, portatore di fulmini e tempeste, ed in parte potremmo pensare sia legato proprio a questa sua indole battagliera. In tempi più recenti invece è entrato a far parte dei "simboli classici" del periodo natalizio.
Scrittori e poeti ispirati dal suo canto scrissero motivi come Chopin con Grand Polonaise Brillànte Op.22, la poetessa Emily Dikinson una delle più importanti scrittici dell’ottocento, che pubblicò una poesia al pettirosso intitolato Quite empty, quite at rest.
Anche per oggi è tutto!
Come al solito ringraziamo l'amico e appassionato fotografo naturalista Riccardo Trevisani per le splendide immagini che hanno arricchito questo articolo e Luca Bonetti per i bellissimi video.
Speriamo che anche questo blog vi sia piaciuto, e vi aspettiamo alla prossima!
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