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  • Immagine del redattoreMaura

Animali Selvatici: L'ISTRICE

Buongiorno amici di Terra Incantata!

Continua la serie di blog incentrata sugli abitanti selvatici tipici delle nostre aree, la Valcuvia e la Provincia di Varese in particolare, non concentrandoci solo sull'aspetto scientifico e naturalistico, ma ponendo anche attenzione verso la loro immagine nella cultura popolare.


Leggendo il titolo potreste rimanere un attimo sorpresi nel sentir parlare di questo animale come "tipico" dell'area ove sorge il parco di Terra Incantata, ma rimanete con noi e scoprirete il perché di questa affermazione.


Ma non indugiamo oltre e iniziamo a parlare dell'irsuto amico di oggi: L'ISTRICE.

l’Istrice crestato o semplicemente Istrice (noto anche come Porcospino), nome scientifico Histrix cristata, è il più grande tra i roditori italiani, può raggiungere un peso di 20kg, ben più grande dunque del Riccio comune (Erinaceus europaeus) con cui spesso viene confuso.

Originario dell'Africa, è divenuto nei secoli un animale parautoctono in Italia ed diffuso in tutta l'area mediterranea della penisola, in Sicilia e sull’isola d’Elba, e che ha visto negli ultimi anni una sempre più incalzante espansione verso nord, portandolo oggi ad essere uno degli animali che frequenta la Terra Incantata.


Come i nostri amici gufi anche l'istrice è prevalentemente notturno, e di giorno tende a rintanarsi in tane, cunicoli, cavità nei tronchi o rocce. Grazie alle loro e forti unghie, infatti, non gli risulta difficile scavarsi questi nascondigli.


Sono animali pacifici e vivono una vita gregaria con coppie monogame tra gli esemplari del gruppo. Non attaccano se non si sentono minacciati, in caso di pericolo invece reagiscono picchiando le zampe sul terreno, soffiando e ringhiando come i gatti, agitando, squotendo e esponendo alla minaccia gli aculei (lunghi fino a 40cm e formati da cheratina) con cui producono un suono simile a un sonaglio e se il predatore si avvicina troppo questi vengono conficcati nella pelle provocando profonde ferite.


Contrariamente a quanto raccontato nell'immaginario collettivo, l'Istrice non è in grado di "sparare" i suoi aculei verso l'aggressore, ma questi si staccano e riformano, come le code delle lucertole, non a caso un segno per identificare una tana in uso da parte di questo animale è, oltre all'ingresso tenuto "pulito" e sgombro (per facilitarne anche l'eventuale fuga in caso di necessità), proprio la presenza di alcuni aculei persi attorno all'uscio.

Un altro errore comune si rifà alla capacità degli istrici di arrampicarsi sugli alberi. Questo deriva spesso da traduzioni erronee di articoli sul cugino del "Nuovo Mondo", l'Ursone o Porcospino americano (Erethizon dorsatum), o peggio dalla mancanza di distinzione delle due specie.


Sono animali erbivori, si nutrono di bulbi, radici, rizomi, tuberi abitudini alimentari molto simili al Cinghiale, e pertanto considerato in certe regioni un serio problema per gli agricoltori.

Anche per oggi è tutto!

Ringraziamo l'amico Tommasi Nuti, appassionato fotografia naturalistica, per le splendide immagini che hanno arricchito il blog di oggi.


Ma potevamo lasciarvi senza una chicca?

Ebbene dovete sapere che, probabilmente proprio per la sua attitudine pacifica, si è osservato in natura che l'Istrice condivida talvolta la propria tana proprio con la Volpe rossa, di cui abbiamo parlato nel blog precedente, attuando così un fenomeno denominato "den sharing" e scacciando la "coinquilina" solo in presenza dei piccoli. Questo fenomeno è in realtà comune ad altri animali autoctoni come ad esempio il Tasso.


Speriamo che questo blog vi sia piaciuto e vi aspettiamo al prossimo appuntamento con gli animali selvatici che abitano l'area della Terra Incantata.



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